Come già citato dalla Legge di riferimento, gli alberi monumentali sono: <<Rari esempi di maestosità e longevità, per età e dimensioni>>, insomma: i testimoni viventi del nostro passato, alberi “speciali” cui è ufficialmente riconosciuto uno status di particolare bellezza, pregio e tutela.
Nello specifico, la legge n.10 in vigore dal 14 gennaio 2013 stabilisce le norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani cui fanno da capolino le disposizioni identificate proprio per la tutela e la salvaguardia di questi nostri giganti verdi.
Ma quindi, quel grande cedro nel parco comunale fronte casa è anch’esso Albero Monumentale?
La normativa sopra riportata specifica adeguatamente una sua precisa definizione, lasciando ampio spazio alla caratterizzazione data da elementi di bellezza naturalistica, di memoria e importanza storica, paesaggistica e culturale.
Dunque, se il cedro nel parco rispecchia queste caratteristiche: sì! O meglio, quasi.
Nella normativa e nel decreto attuativo di riferimento 23 ottobre 2014, infatti, è chiaramente indicato anche l’iter di attribuzione di status di Albero Monumentale, requisito per il suo riconoscimento a tutti gli effetti. Il censimento degli Alberi Monumentali è demandato ai Comuni, tuttavia la loro indicazione per avvio della pratica può essere fatta anche dal cittadino in area privata.
Tuttavia, il riconoscimento ufficiale di Albero Monumentale, con inserimento dell’esemplare nell’elenco nazionale gestito dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, porta di per sé all’introduzione di vincolo paesaggistico gravante sullo stesso, da cui necessità di ulteriori adempimenti per eventuali interventi sull’albero.
È, quindi, conveniente per il privato cittadino il riconoscimento dell’esemplare?
Sì, se sussistono degli incentivi per la tutela, gestione e cura dello stesso! E proprio in tale direzione si è mossa la Regione Veneto con bando per la concessione di contributi per salvaguardia degli Alberi Monumentali ai proprietari (pubblici e privati) all’anno 2022. Lo stesso è previsto per l’anno in corso 2023.
Il numero complessivo di alberi o sistemi omogenei di alberi iscritti in Elenco, integrato dalle nuove iscrizioni e dedotte le variazioni rilevate connesse alla perdita, di esemplari ammonta a n. 4006.
Tali iniziative risultano, come dichiarato, specifiche per garantire la massima longevità e la valorizzazione degli esemplari arborei, al fine di renderli una ricchezza per il territorio, da un punto di vista naturale, sociale e culturale. Insomma, una vera risorsa da tutelare!